Cristina Pacinotti

Titolo originale: Non ancora

1ª ed. originale: 2022

Genere: Romanzo

Lingua originale: Italiano

Casa editrice: Fandango

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All’indomani del disastro nucleare di Chernobyl, Maria Fermi è a Parigi, grazie a una borsa di studio in Semiotica. Nella metropoli, più che agli studi, si dedica alla danza, e alla stampa di magliette manifesto che indichino a lei la via e a chi le guarda con chi hanno a che fare. Lì conosce gli amici che l’accompagneranno lungo la strada dei giorni e dei sogni: il cinico Umberto, gay ironico che le dispensa consigli via telefono come un novello Frate Indovino e l’enigmatica Laure, scrittrice di porno e di romanzi per signore, che la inizia al suo stesso lavoro. A legarla all’Italia c’è un sogno d’amore: Marvin, giovane ecologista benestante che gestisce in Umbria un centro di vita naturale, rappresenta lo sfuggente fulcro del suo sogno più sognato: una storia d’amore assoluta. La loro è una relazione a distanza, in assenza, che Maria non fa niente per rendere reale, perché il non ancora offre molto più spazio alla fantasia. Di discoteca in discoteca, di incontro in incontro, di libro in libro, spesso nel metrò, davanti a uno specchio, attaccata al telefono o alla macchina da scrivere, il suo intimo microcosmo del non ancora si anima grazie a incontri fugaci e si popola di situazioni intriganti. Un annuncio su Libération, con cui cercava “relazioni di qualità”, darà un’improvvisa sterzata alla sua vita e ai suoi appuntamenti mancati con Marvin. Un romanzo che è soprattutto il viaggio interiore di una ragazza perbene, alle prese con l’eterno dilemma tra amore e libertà. Ironico, disincantato e travolgente, per chi ha sempre pensato che gli amori migliori fossero quelli non realizzati.

Titolo originale: Giorni senza tempo

ed. originale: 2021

Genere: Romanzo

Lingua originale: Italiano

Casa editrice: Calibano editore

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Durante il lockdown, mentre la pandemia avanza, la protagonista di questo memoir fruga tra scatole di ricordi, lettere, fogli di appunti e album di vecchie foto: tappe della sua storia personale che si fanno flusso di reminiscenze e riflettono la generale mutazione storica. Rievocando le propria verità emotiva di “cercatrice di felicità”, la percezione dell’umana fragilità, evidenziata dalla diffusione del Covid-19, va di pari passo con la riflessione sulla necessità della transizione ecologica e di un nuovo rapporto con la natura.

Titolo originale: Lo strappo

1ª ed. originale: 2018

Genere: Romanzo

Lingua originale: Italiano

Casa editrice: Giovane Holden

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Pisa, maggio 1972. In piena contestazione studentesca, una ragazza di sedici anni scappa da casa. Il suo messaggio di addio a un padre molestatore e a una madre indifferente è l’impiccagione della bambola Nicoletta alla testiera del suo letto fiorito. La sua vita in strada non inizia sotto buoni auspici: i due hippies che le danno uno strappo vorrebbero divertirsi con lei che è costretta a fuggire lasciandosi dietro le sue poche cose. In compenso ha imparato a bere forte, fino a stordirsi. Strappo dopo strappo giunge in un’isola semidisabitata della Sicilia: Filicudi. Qui, in compagnia di Pannacotta, un gatto bianco che l’ha temporaneamente eletta sua umana, cerca di riprendere in mano i fili della sua giovane vita già dolorosamente spezzata. Pochi incontri animano la sua solitudine: un lebbroso, una ragazzina matta, un giovane vestito da marinaretto, un carabiniere, un anziano pescatore, due gay tedeschi. Fino al giorno in cui incontra il primo amore, un giovane rivoluzionario bellissimo in soggiorno obbligato sull’isola… Il romanzo è sorretto da uno stile asciutto che si coniuga con una trama forte pennellata senza formalismi. La scrittrice si avventura con garbo su terreni infidi e in tematiche complesse senza niente togliere alla crudezza degli eventi.

Titolo originale: Un altro posto

1ª ed. originale: 2015

Genere: Romanzo

Lingua originale: Italiano

Casa editrice: ETS

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Una storia come ce ne sono tante in questa Italia che si sta mangiando, giorno dopo giorno e indiscriminatamente, il paesaggio; una storia che fa proprie tematiche legate al movimento NoTav. Una lotta tra la voce del bosco e il rumore assordante e prepotente di un cantiere che vuole costruire una “grande opera”. Nel mezzo, un piccolo paese della Lunigiana e un ecovillaggio. È da quel luogo e dalle persone che lo abitano che parte il desiderio di reagire e resistere. Un romanzo che dà voce alla Natura e a chi vuole coerentemente, fiduciosamente difenderla, con ogni mezzo necessario, compresa l’ironia.

Titolo originale: Luogo comune

1ª ed. originale: 2014

Genere: Romanzo

Lingua originale: Italiano

Casa editrice: Vivere altrimenti

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Un lungo viaggio per traslare nella realtà un sogno; un percorso “ironico-esistenziale” che è prima di tutto ricerca ed esplorazione dei modi di “vivere altrimenti”. Tutto ha inizio in un paese fatto apposta per essere viaggiato. Dunque: Goa, un’esperienza, abortita, in un ashram, la ricerca dell’amore e poi…il ritorno alla vita “di prima” che si rivela, in virtù del fatale cambio di prospettiva, un nuovo viaggio. Ed ecco il tentativo – arduo – di realizzare un microsistema a propria misura, di valorizzare difficili affinità ed appartenenze elettive per ritrovare, nella comunità intenzionale, nell’ecovillaggio, i bandoli perduti. Universalizzando i contenuti di questa avventura, alla luce di un disagio esistenziale che ne è stato motore ed in cui sempre più persone potranno riconoscersi, può sorgere, spontanea, la domanda: ci sarà salvezza? Ci si potrà salvare in piccole oasi nell’eventuale degenerazione di tutto quanto ci circonda? Risposte ragionevoli possono già ritrovarsi in questa lunga storia che ha inizio dal suo lieto fine: la realizzazione del sognato/agognato ecovilaggio e di piccole/grandi espressioni di felicità rurale e comunitaria. Una lunga storia in cui non possono mancare alchimie di corpi e comunioni riconciliatrici, a ricordarci che, nel grande sogno, nelle metamorfosi auspicabilmente salutari del nostro essere, non saremo mai completamente soli!

Titolo originale: In quei giorni c’era molta luce

1ª ed. originale: 2004

Genere: Romanzo

Lingua originale: Italiano

Casa editrice: ETS

Titolo originale: Anime in bestia

1ª ed. originale: 2001

Genere: Romanzo

Lingua originale: Italiano

Casa editrice: PIXART

Titolo originale: Chiamarsi fuori

1ª ed. originale: 1994

Genere: Romanzo

Lingua originale: Italiano

Casa editrice: Stampa alternativa

Titolo originale: Un corpo per il mio guardaroba

1ª ed. originale: 1987

Genere: Romanzo

Lingua originale: Italiano

Casa editrice: La salamandra

Cristina Pacinotti (Pisa, 1955) è una scrittrice italiana.

Nel 1980 si laurea con il massimo dei voti e lode con Umberto Eco in Semiotica, presso il DAMS di Bologna. Ottiene quindi una borsa di studio quinquennale per un dottorato di ricerca in Linguistica con Paolo Fabbri presso l’EHESS a Parigi, dove ha vissuto per alcuni anni.

Per Bompiani, traduce il saggio di Gabriel Camps “La Preistoria (alla ricerca del paradiso perduto)“. Collabora con La Nazione e Il Tirreno, con l’ufficio stampa del Teatro Verdi di Pisa e con il Teatro Politeama di Cascina dove ha organizzato numerosi eventi culturali.

A Pisa ha creato e diretto il centro culturale ed espositivo Palazzo Lanfranchi dove ha organizzato, tra le tante, una mostra sulla Transavanguardia con Achille Bonito Oliva e una mostra di opere dei vari artisti della rivista Frigidaire. Dal 1997 al 2010 ha creato e diretto il Centro di Discipline Olistiche Nagual, sempre a Pisa, dove ha preparato numerosi corsi e stage, insegnando yoga e danza orientale.

Si è poi dedicata alla ricerca di borghi abbandonati in Toscana e alla formazione di ecovillaggi e comunità intenzionali, partecipando attivamente alla Rete Italiana Villaggi Ecologici e al Movimento No Global. Tale esperienza ha ispirato la trilogia tematica dei suoi romanzi sull’ecovillaggio di Frabosco, borgo immaginario al centro di Luogo Comune, Un Altro posto e Ritorno a Frabosco (ancora inedito).

Attualmente vive e lavora in Lunigiana nel borgo di Meredo (Tresana) dove ha realizzato il progetto “Il Borgo Rivive“, con lo scopo di organizzare ambienti affinché diventino spazi utili per la collettività e per discipline artistiche, yoga e danza, ma anche punti di ristoro e spaccio di prodotti tipici, laboratori, una biblioteca e stanze per gli ospiti. Il progetto è stato inaugurato tramite l’Ecofestival a cui hanno partecipato artisti ed esperti di ecologia, botanica, danza e yoga.

Lo strappo

Recensito da Angela Parolin

La piccola Nico adotta il nome della sua bambola. Quello vero lo ha lasciato a casa di suo padre, assieme a tutto ciò che le ha fatto. In una nuova vita lei è a Filicudi, circondata dal mare come una Ninfa di Poseidone. No, non si sente sola. Ha incontrato numerosi compagni di viaggio nel suo percorso. I suoi preferiti sono Pannacotta, il gatto che appartiene a sé stesso, ed Eolo, il biondo e abbronzato giovane dagli occhi azzurri che le ha rubato il cuore con una folata di vento. Eppure, non importa la tua età: la vita che hai intessuto, prima o poi si strappa. Non è una fibra destinata a rimanere immutata per sempre. Tuttavia, come ci insegna Nico, è da questi strappi che si può godere degli scorci più magnifici, proprio perché inaspettati. Una storia breve che profuma di salsedine, tanto evocativa da far sentire il tocco del sole sul viso anche nelle più fredde giornate invernali. L’autrice omaggia i lettori di un valore inestimabile: la speranza.

Giorni senza tempo

Recensito da Angela Parolin

Dal giorno alla notte, il tempo non esiste più. Le ore sono fatte di minuti e i minuti di secondi. Che valore hanno questi se nulla li scandisce? Che differenza c’è tra il mattino e la sera, se possono essere solo viste da una finestra?

…quando lo stupore inizia a scemare, lentamente, così com’è arrivata, la notte se ne va, una nuova alba saluta il giorno che, coma la salute dopo una malattia, si fa apprezzare di più

È in questa osservazione che la protagonista del memoir è costretta, come tutti noi, alla segregazione in casa causata dalla pandemia di Covid – 19. I giorni senza presente vengono colmati dal passato. Le case di ognuno di noi, se riusciamo ad isolare il silenzio e percepirne il lieve rumore, raccontano storie meravigliose. Continua a leggere…

Non ancora

Recensito da @culturalmenteparlandoo

La tematica del procrastinare, con il suo rimandare le cose a momenti successivi, rappresenta il filo conduttore di questo straordinario libro di Cristina Pacinotti . Maria Fermi, protagonista del racconto dai connotati autobiografici, si trova a Parigi all’indomani del disastro di Chernobyl grazie ad una borsa di studio in Semiotica. Qui si dedica alla stampa di magliette manifesto che ama indossare e si crogiola nel suo sogno d’amore di nome Marvin, un giovane benestante che gestisce un centro di vita naturale in Umbria e con il quale ha trascorso una notte d’amore. Marvin rappresenta però un chiodo fisso per Maria, un amore non corrisposto che cattura tutte le sue attenzioni e che, palesemente a distanza e per lo più solo nella testa di Maria, non prende il volo poiché lei non fa nulla per renderlo reale ma preferisce il “non ancora” che offre più spazio alla fantasia. E così passa da una esperienza all’altra, conoscendo un sacco di persone con le quali si tiene in contatto tramite lunghe telefonate, lettere e ricordi. Le principali sono Umberto, simpaticissimo ragazzo… Continua a leggere…

Non ancora

Recensito da Alessandra Micheli

Non ancora tempo per sognare, in una casa minuscola e buia. Maria ci accoglie spalancando le finestre a una storia d’amore.

Non ancora sono pensieri, progetti e amicizie che aspettano pazienti e invitano la nostra protagonista e ad abbandonare l’ideale di un amore mai vissuto veramente.

Non ancora è un amore reale ma nascosto forse dietro un unico incontro e un’indimenticabile notte di passione in Umbria a casa dell’uomo dal nome di dentifricio, come Umberto ha ribattezzato Marvin, il ragazzo che ha rapito l’immaginazione della nostra Maria.

Non ancora in queste pagine assume la consapevolezza di un’attesa continuamente evasa dalla protagonista nel tentativo di preservare la perfezione del proprio sogno e della propria fantasia.

Dentro questo non ancora Maria naviga a volte convinta altre meno mantenendo vivo il suo spirito trasgressivo e irriverente.

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Non ancora

Recensito da Rita Bompadre

“Non ancora” di Cristina Pacinotti, libro vincitore della XVIII Edizione del Premio Inedito Colline di Torino 2019, è la storia sfrontata e curiosa di un itinerario intimo lungo il percorso imprevedibile delle passioni. L’autrice elogia gli appuntamenti che accompagnano la formazione interiore ed evolvono il destino della protagonista Maria Fermi. Maria Fermi confonde le emozioni contrastanti degli accadimenti, testimonia l’avventurosa forza di ogni iniziazione, rincorre il seducente magnetismo del cuore nella direzione del vivo desiderio di conoscere, di apprendere il riscatto sensibile dei legami. Cristina Pacinotti narra una coinvolgente e irrequieta storia d’amore, trasporta il valore dell’indipendenza femminile verso una maturità di speranza e di consapevolezza. Esplora le incertezze di chi si interroga sulle proprie aspettative, riflette sull’essenza dell’appartenenza, esprime l’esigenza umana di realizzare l’identità personale e di percorrere il cammino percettivo insieme agli altri. “Non ancora” risponde alla necessità esistenziale di stabilire una complicità con il tempo, recuperare il senso dell’attesa, il perdurare delle esperienze, dare una singolare svolta narrativa al romantico dialogo tra il mondo interiore e la realtà.

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Le sue opere letterarie hanno ottenuto vari riconoscimenti.

Lo strappo risulta finalista al Premio Bukowski 2018, al Premio La donna si racconta 2018, al Premio Narrativa indipendente 2020 e ha conseguito una menzione speciale al Premio letterario Città di Sarzana 2020.

Non ancora vince il premio Inedito 2019 Colline di Torino.

La vecchia rapita ottiene il secondo posto al premio letterario nazionale Clara Sereni 2020, e risultata semifinalista al premio letterario Dostoevskji 2020 e finalista al premio Io Scrittore 2020.

Tra i racconti premiati Insegnami a essere felice, finalista al Premio Letterario Città di Livorno 2020.

Nell’aprile 2023 vince il primo premio al 14° concorso Città di Grottammare con il romanzo inedito Il Ritorno del Cerchio.

Il racconto Fame di Libertà è stato selezionato Racconti di Libertà 2023 e verrà pubblicato nell’antologia edita da Historica Edizioni.

E-mail: cristinapacinotti@gmail.com